Vorrei una testa più capiente

Ho desiderato fin da piccola diventare mamma adottiva, anzi, mi sono immaginata da sempre mamma adottiva e mai con un pancione tutto mio e un pargoletto con evidenti tratti somatici riconducibili a tizio o a caio. 

L'inconscio credo abbia avuto il compito di prepararmi alla realtà che si è palesata in età adulta.

Il percorso per l'adozione è estenuante, lunghissimo ed esaltante allo stesso tempo.

Nonostante abbia la fortuna immensa di condividere questa gravidanza infinita con il mio adorabile marito, mi sento debole e stanca come non mai, tanto che per la prima volta, ho dovuto ricorrere all'aiuto del medico per alleviare l'ansia che mi stava divorando.

Diciamo che adesso mi mangia solo con più calma..!

Inoltre, la settimana scorsa, siamo stati contattati dal centro per l'inseminazione artificiale: la gentilissima segretaria ci ha comunicato che siamo i primi della lista (dopo un anno e mezzo), e che a settembre dovrei iniziare le cure ormonali.

Durante il primo colloquio, il Primario, ci ha chiaramente detto che le possibilità di fallimento, nel nostro complicatissimo caso, sono pari al 75 %, sempre che si riesca a:

- fare la cura ormonale senza avere un'altra ischemia

- non farsi venire una iperstimolazione ovarica e quindi rischiare le penne dopo aver stressato  le povere avaie  

   già  operate  e policistiche

- farsi mettere incinta da un tubo sempre che si sia riusciti a far "incontrare" uno spermatozoo e un ovocita

- aspettare 15 gg per sapere se  la gravidanza c'è o non c'è

- sopportare il fallimento

- riprendersi dal fallimento

- andare avanti.

Mentre penso e ripenso e ripenso ancora, non posso fare a meno di chiedermi in quale parte del mondo si trovi, e cosa stia facendo mio figlio in questo momento.

E' solo uno sfogo, sono e rimarrò sempre una persona profondamente ottimista.