Blog dedicato all’arte contemporanea, al riciclo creativo, alla scultura, all’arredamento, al design, alla fotografia e a tanto altro ancora, con un occhio di riguardo alle forme tonde che ci circondano quotidianamente.

Un Blog dove trovare cibo per la mente, carezze per l'anima, idee originali e non, spunti per la vita quotidiana, pensieri artistici, sogni ad occhi aperti, desideri comuni, creatività lontane e abbracci non dati.

Arte a 360°

martedì 13 luglio 2010

La sindrome di Heidi

Sono stata tre giorni in Val Pusteria, in Alto Adige, alla ricerca spasmodica di un po' di refrigerio, serenità e passeggiate romantiche. La valle si è riconfermata INCANTEVOLE e l'esperienza nel campeggio con gli Chalet è stata piacevolissima, insomma, bellissimi ricordi... escludendo  le tedesche che facevano la sauna tutte gnude con il - gattone delle dolomiti- in bellavista!

Campeggio
Lago di Antholz
... quasi sera
...la vita dal mio punto di vista

La leggenda del Lago di Antholz
C'era una volta un contadino tanto avaro che avrebbe preferito non dar da mangiare nemmeno a sua moglie.
Questo contadino abitava in un bel mase in fondo alla Valle di Anterselva. Ma un giorno, all'imbrunire, mentre il contadino stava cenanado tranquillamente, qualcuno bussò alla sua porta. Era un mendicante che aveva percorso un sentiero faticoso e sassoso del passo Stalle / Staller Stattel ed ora chiedeva un posto per dormire e qualcosa da mangiare e da bere. 
Si rivolse al contadino, che gli aprì la porta, con tono gentile e dimesso ma quest'ultimo non si lasciò intenerire. Diede al mendicante solo un bicchiere d'acqua, lodandone la qualità, poi lo cacciò via.
Il poveretto, benchè stanco morto dovette rimettersi in cammino per raggiungere il fondo valle ancora lontano.
Ma prima di uscire dalla proprietà del contadino gli gridò: " vedrai che verrà brutto tempo  e pioverà e la pioggia scenderà così abbondante che ne avrai abbastanza per tutta la vita!".
Il contadino non si preoccupò minimamente della maledizione lanciatagli dal mendicante.
Ma dalla fontana incominciò a zampillare un po' più acqua del solito, e il giorno dopo ancora di più. Infine l'acqua cominciò ad uscire dalla fontana, il cielo si oscurò, i fulmini caddero sulla valle e i tuoni rimbombarono dalle pareti del Croda Rossa a Collalto, tanto che il contadino non riusciva a sentire nemmeno le sue stesse parole. Il terzo giorno dalle pendici si staccarono enormi masse di terra che sbarrarono la valle proprio sotto il maso. Siccome il torrente si era ingrossato a causa delle piogge copiose e dalla fontana sgorgava ininterrottamente acqua, si formò nel giro di poche ore un lago, che inondò e sommerse il lago dell'avaro contadino, arrivando ad una profondità di quasi 40 metri.
Così secondo la leggenda, nacque il Lago di Antholz - Anterselva. 

 E' ora di tornare a casa ...

13 commenti:

  1. Personalmente amo maggiormente la val badia per i ricordi legati ad essa ma le foto che hai postato sono così belle che mi hanno fatto venire una voglia infinita di montagna!

    RispondiElimina
  2. @ Ellys...
    Ciao!
    Siamo stati anche a Corvara, in Val Badia, pensa che abbiamo trovato 14 gradi e un fortissimo temporale...così abbiamo pensato bene di consolarci con delle fettone di torta alla ricotta e delle enormi coppe di yogurt ai frutti di bosco....che sacrificio!
    A presto,
    Simona

    RispondiElimina
  3. Le foto che hai postato sono semplicemente fantastiche. Così delicate, dinamiche...vive.
    Vedo le luci illuminarmi e le ombre muoversi, sento il fischiare del vento e il cantare degli uccelli, vedo le ombre avvolgermi nel loro imbrunire flemmatico, e rilassarmi un poco, nella nevrosi del quotidiano.
    Ora ho voglia di verde...

    Mi paice moltissimo il tuo blog.
    Un saluto!!!!

    F.L.

    RispondiElimina
  4. Grazie Fabio!!!!!!!!!!!!
    Sei il benvenuto!!!!!!Che piacere averti qui, consiglio vivamente a tutti di visitare il tuo blog!
    A presto,
    Simona

    RispondiElimina
  5. Che belle foto, c'era pace e serenità non v'è dubbio alcuno e in questo momento sono le due cose che voglio insieme al fresco, visto che si muore qui a Roma...

    Ma le caprette ti hanno fatto ciao Simò?

    RispondiElimina
  6. le foto sono strepitose....e molto carina anche la leggenda....
    però permaloso il mendicante veh?!?! ;-)
    mi hai fatto venir voglia di valle

    RispondiElimina
  7. Permalosissimo direi!
    Il mio consilgio è di PARTIRE PARTIRE PARTIRE!
    Ciao

    RispondiElimina
  8. Che belle foto, grazie di averle condivise con noi..sono tornata da poco anch'io, dal Trentino però, e ho già voglia di valli e di frescura..la sindrome di Heidi ha colpito anche me! A presto
    Carmen

    RispondiElimina
  9. Che luogo incntevole e cha leggenda affascinante (ed educativa) ! Mi piacerebbe visitare questi luoghi,la cui bellezza sembra appartenere ad un altro mondo.
    Baci!

    RispondiElimina
  10. Alla faccia del campeggio!!! Stupendo!

    RispondiElimina
  11. Posti splendidi e foto incantevoli!
    Io mi sento come il mendicante!
    Un saluto
    Kemi

    RispondiElimina
  12. Condivido il tuo punto di vista! Ciao pia

    RispondiElimina
  13. foto bellissime ,bello anche il racconto . Quei simpatici dainetti nella foto li vedo anche dalla mia finestra , peccato che devo tenere il giardino sigillato altrimenti si mangiano tutto

    RispondiElimina

LinkWithin

Ti potrebbe anche interessare...